Come eludere il turn-over con il part-time

Ora vi dimostro come eludere le norme sul turn-over del 20% attraverso il ricorso al part-time.

Ipotizziamo che si debba procedere ad assunzioni nel 2012 e che nel 2011 la spesa dei cessati sia stata quantificata in Euro 12.000.

L’amministrazione non può procedere ad assumere nessuna categoria a tempo pieno; quindi decide di assumere un dipendente, diciamo di categoria C, al 50%.

Si fa un concorso, si nomina un vincitore e si fa l’assunzione.

Dopo qualche mese (ma va bene anche l’anno dopo) viene l’idea: allungare il tempo del lavoro del dipendente appena assunto perché tanto questa non costituisce assunzione. Purchè, non si arrivi al 100% del tempo del lavoro perché in questo caso scatta l’art. 3 comma 101 della finanziaria 2008.

Quindi, l’ente, trasforma (con accordo del lavoratore) il tempo del lavoro del dipendente dalle 18 ore iniziali alle 35, giusto giusto per evitare il tempo pieno. Et voilà, il gioco è fatto.

Può funzionare secondo voi?

Lo chiedo, perché oltre ad alcuni commentatori, tale possibilità è stata suggellata e quindi ammessa da alcune sezioni regionali della Corte dei conti. Da ultimo quella dell’Emilia Romagna nella deliberazione n. 8/2012 (di senso contrario Corte Lombardia n. 226/11).

A me sembra molto molto strana questa cosa.

Anche perché se l’aumento delle ore per chi è stato assunto a part-time non costituisce assunzione, che senso avrebbe oggi un concorso a tempo pieno? Anzi, meglio fare tanti part-time dal 30% minimo, che tanto eventualmente si trasformano successivamente non considerando più il turn-over.

Rimango perplesso. Molto perplesso.

 

 Situazione diversa, ma molto diversa, è il caso del dipendente che era stato assunto in origine a tempo pieno e ora si potrebbe pensare ad un incremento dell’orario di lavoro. L’analisi è diversa perché quando vi era stata quell’assunzione originaria a tempo pieno si erano già verificati i limiti assunzionali per l’ente; quindi oggi tecnicamente si può sempre tornare a coprire il tempo di lavoro pieno.

 p.s. ovviamente bisogna sempre rispettare i limiti del comma 557 e 562 della legge finanziaria 2007. Ma questi sono limiti di spesa.

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3 pensieri su “Come eludere il turn-over con il part-time

  1. Giorgio Bonaldo dice:

    Ci può stare, con una cautela: essendo il limite per le assunzioni calcolato in termini di spesa e sull’anno precedente, direi che l’incremento dell’orario (e quindi il superamento del limite di euro 12.000 di cui all’esempio) non è “opportuno” avvenga nello stesso anno dell’assunzione, altrimenti sarebbe troppo evidente che si è, de facto, elusa la norma.
    E’ certamente una soluzione per impavidi, purtroppo adatta ad un “paese” (siamo “affievoliti” da patria del diritto a paese) caratterizzato da un rapido e spesso antinomico divenire giuridico…
    Audentes fortuna iuvat .. timidosque repellit

  2. EMIDIO dice:

    perchè cercare di farsi tante elucrubrazioni mentali quando la normativa di riferimento e chiara come il sole. Ogni azione va riportata al tempo in cui viene svolta. Ad oggi l’art. 3 comma 101 della finanziaria 2008 può trovare applicazione soltanto nel caso in cui la spesa rintra nei limiti imposti dalla vigente normativa in materia di assunzioni di personale.

    P.S.
    facciamo molta attenzione ad avallare determinati comportamenti, vi ricordo che vige ancora il principio della responsabilità personale su azioni che comportato danno all’Ente.

  3. Maria Concetta Giardina dice:

    Alla luce della recente pronuncia della CdC Toscana n.30/2012, dovremo per forza percorrere questa strada!!!!!!

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