Personalmente, l’ho detto più volte, non sono d’accordo. Però, l’ipotesi di stipulare un accordo annuale “ponte” per l’anno 2018 è sempre più concreta e tante amministrazioni ci stanno pensando seriamente.
Come sappiamo, anche l’ARAN lo ha fatto per i propri dipendenti. Quindi, chi più di loro è esperto di contrattazione? Si vede che davvero si può procedere in tale direzione…
Stimolato, quindi, da più richieste riporto di seguito quella che potrebbe essere una falsariga di accordo.
(Promo: anche a Publika c’è il BLACK FRIDAY. Per scoprire l’offerta di quest’anno, cliccate QUI).
ACCORDO “PONTE” 2018
Premessa: Tanti enti stanno ipotizzando di stipulare per l’anno 2018 un “accordo-ponte”. I motivi sono diversi: tante materie da contrattare previste dal CCNL 21 maggio 2018, tempi ormai ridotti rispetto a fine anno, difficile relazioni sindacali.
Chi scrive è convinto che questa non sia la soluzione, ma semplicemente un procrastinare un problema.
Nonostante ciò, viste le diverse rischieste, riportiamo di seguito quella che potrebbe essere una premessa al contratto integrativo annuale. Per redigerla abbiamo preso spunto da quanto l’ARAN ha contrattato per i propri dipendenti all’interno del decentrato.
Vogliamo però sottolineare che, come indicato anche nel contratto stipulato dall’Agenzia, un contratto “ponte” funziona solo se ci sono i pilastri su cui appoggiarlo. Se da una parte c’è l’integrativo precedente, non vi è dubbio che le parti si debbano subito dar da fare per stipulare il decentrato 2019/2021.
Bozza di accordo “ponte” 2018
- Le parti condividono l’esigenza di un allineamento tra i periodi contrattuali previsti in sede di contrattazione nazionale e i periodi contrattuali della presente contrattazione integrativa. A tal fine, tenuto conto che l’ultimo contratto triennale sottoscritto ha riguardato il periodo xxxxxxxxxxxxxx, hanno convenuto sulla durata annuale del presente CCI, dandosi atto che, in tal modo, il prossimo CCI, relativo al periodo 2019-2021, potrà realizzare il pieno allineamento con la contrattazione nazionale.
- In questa prima fase, relativa all’anno 2018, si procederà a costituire il fondo delle risorse destinate ad incentivare il personale secondo le nuove disposizioni contrattuali, mentre la destinazione delle risorse verrà definita, in attuazione della clausola di ultra attività del contratto integrativo 2017, secondo le previsioni contenute nel contratto nazionale sottoscritto in data xxxxxxxxxxxxxx.
- In applicazione di quanto previsto dall’art. 8 del CCNL 21/05/2018, le parti convengono altresì di avviare entro il prossimo mese di xxxxxxxxxxx, le trattative per la definizione del contratto integrativo triennale 2019-2021.
- Le parti convengono altresì che, nel caso di modifiche alle disposizioni di legge o di contratto collettivo nazionale, che intervengano nel corso dell’anno e che abbiano implicazioni sui contenuti del presente accordo, procederanno ad eventuali sue integrazioni o modifiche.
Buonasera è possibile adottare un accordo ponte anche per gli enti pubblici non economici ( ordini professionali)? Grazie
perche’ non inserite una pagina per lasciare la mia e mail per gli aggiornamenti.. grazie del vostro interessante sito..
Ho un dubbio sul punto 2 della bozza, forse non ho ben capito.
Trattandosi di ultra attività della norma contenuta nell’accordo integrativo 2017 (e già li molti enti hanno copiato pedissequamente senza che tale clausola espressa esistesse nei loro accordi…) perché per la parte della destinazione si applicano le norme del nuovo ccnl? Mi sembra una contraddizione in termini.
Si fa riferimento ad un CCNL precedente. Ho lasciato le xxx apposta perchè ogni ente a seconda delle indennità di competenza potrà indicare il o i CCNL più corretti.
Grazie della precisazione, il problema però è un altro ed è banale, probo a spiegarmi meglio: per quanto riguarda la destinazione delle risorse si invoca la clausola di ultrattività del precedente integrativo 2017, e quindi si dovrebbero applicare le vecchie norme ed indennità ma poi però si parla di contratto nazionale xxx.
Ora, premettendo che ccnl e contratto integrativo sono due cose evidentemente diverse, o le xxx significano il ccnl del 21/5/2018 (ma allora non si capisce perché si parli di ultrattività delle norme precedenti) o si tratta del ccnl del 31/7/2009, nel qual caso si può metter la data corretta senza le x e si rende tutto più chiaro e coerente da un punto di vista logico.
Mi pare che l’intento della bozza sia di distribuire le risorse seguendo norme e criteri ante ccnl 2018 dunque non sarebbe più semplice sostituire nel punto 2 le xxx con 31/7/2009?
Lo dico perché numerosi comuni stanno copiando il testo senza nemmeno riflettere sul testo e parlano di ultrattività ma applicando il nuovo ccnl …
Non era quello il punto.
Cerco di spiegarmi meglio.
Innanzitutto menzionare una clausola di ultrattività dell’accordo integrativo 2017 può non corrispondere alla realtà, laddove questa non esista nell’accordo 2017 (l’ho già visto in almeno due casi, ma comunque questo sarebbe un problema dell’Ente…), ma soprattutto, se si vuole applicare ultrattivamente un CCNL, visto che qui si discute di contratti delle funzioni locali, non si potrebbe menzionare direttamente il CCNL del 31/7/2009?
Alcuni enti copiando il testo suggerito sono stati capaci di invocare l’ultrattività del vecchio ccnl e poi applicare il nuovo.
Suggerirei dunque di eliminare del tutto la parte relativa all’ultrattività e le XXX con la formulazione:
“2 In questa prima fase, relativa all’anno 2018, si procederà a costituire il fondo delle risorse destinate ad incentivare il personale secondo le nuove disposizioni contrattuali, mentre per la destinazione delle risorse si procederà secondo le previsioni contenute nel contratto nazionale sottoscritto in data 31/7/2009.