Toc Toc, è il 30 giugno. Piao, che fare?

Siamo arrivati alla dead line. Tra qualche giorno è il 30 giugno 2022, termine ultimo per l’approvazione del PIAO in base alla normativa vigente di cui all’art. 6 del d.l. 80/2021. Un po’ tutti ci stiamo chiedendo: che fare ora? E perché ci facciamo questa domanda?

I motivi possono essere tanti: il rischio di blocco alle assunzioni, l’ansia, il timore, la paura da adempimento.

Ognuno può pensarla come vuole. Vi dico, schiettamente, quello che penso io.

Proviamo, per un attimo, a fare un salto nel tempo, quando internet non esisteva. Cosa abbiamo in mano? Solamente le normative uscite in Gazzetta Ufficiale. Nello specifico, dell’art. 6 del d.l. 80/2021 sappiamo che:

– Il PIAO nasce in un’ottica di semplificazione;

– Per la prima volta (esercizio di competenza 2022) va adottato entro il 30 giugno prossimo;

– Entro il 31 marzo 2022 sono individuati gli adempimenti da abrogare in quanto confluiti nel PIAO;

– Entro il 31 marzo 2022 sono adottati piani-tipo per agevolare le amministrazioni.

A me sembra che sia un tutt’uno: se manca qualcosa, necessariamente si attua un rinvio dinamico delle scadenze fino a quando non ci verranno ufficialmente consegnati i relativi documenti in Gazzetta Ufficiale.

Ma c’è una cosa ancora più importante: NESSUNA NORMA, ad oggi, HA ABROGATO LE DISPOSIZIONI VIGENTI. Quindi, ad esempio, il Piano delle Performance, va adottato con le norme vigenti e così anche il Piano dei Fabbisogni e tutti gli altri documenti che un giorno (a questo punto: forse) verranno abrogati.

Se io agisco in base alle norme e adotto il Piano delle Performance in base alle disposizioni vigenti, perché devo avere il timore di un divieto di assunzioni correlato all’entrata in vigore di Piano incompleto nella sua applicazione?

Qualcuno, per prudenza, sicurezza, “si sa mai”, consiglia di adottare una deliberazione di Giunta Comunale che, nel richiamare tutte le norme vigenti, approvi il PIAO dicendo che questo non è altro che la somma dei documenti singolarmente già adottati dall’ente.

Ma tutto non dovrebbe servire a semplificazione e sburocratizzazione?

Insomma… io la penso così.

Vedremo gli sviluppi futuri.

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