E’ da questa mattina che penso a questa fotografia. Un bell’impatto, devo dire. I pensieri più classici sono quelli che ci portano a dire: “come sono cambiati i tempi”, “il Natale di una volta era tutto un’altra cosa”, “fino a qualche anno fa si sentivano più emozioni in questi giorni”.
Vero, tutto vero, ma sono un po’ disorientato anche nel sentire i “soliti” discorsi sul fatto che con i tempi moderni si corre troppo, non ci si ferma più, siamo tutti presi dall’esteriorità rispetto ai pensieri del cuore. L’impressione è che facendo così ci si metta “fuori”, mentre tutti noi siamo pienamente “dentro” a questo meccanismo. Quello della foto è il Natale che ci siamo creati, senza per questo dover dare per forza un giudizio. Ogni considerazione, quindi, non può essere una semplice lamentela, ma necessita di qualcosa in più: se le cose non ci piacciono, facciamo qualcosa per cambiarle.
Io, ad esempio, imbroglio le carte e provo davvero a fare quello che dice una canzone: Natale deve essere ogni giorno, ogni mattina da quando apriamo gli occhi. Poi si sa, si viene schiacciati dal quotidiano e non sempre è così, ma quando capitano quei momenti in cui ci rendiamo conto di “esserci”, so che lì è Natale. E così, poi, quando arriva il 25 dicembre, non ci vedo più nulla di particolare e anch’io sto qua a chiedermi perchè ci sia tutto questo correre all’improvviso.
Tantissimi auguri a tutti.
Gianluca