Le spese di personale delle unioni e gestioni associate

Desta qualche dubbio la deliberazione della sezione regionale del Veneto Corte dei conti n. 130/2009 in materia di spese di personale delle unioni dei comuni (che allego di seguito).

Le preoccupazioni degli operatori sono peraltro molto aggravate in questa fase dell’anno in cui sono da inviare i questionari sul rendiconto della gestione 2008.

Nei fatti, e al fine di non far scomparire totalmente le spese di personale sostenute dalle unioni di comuni, sembra che i singoli enti debbano indicare nella sezione apposita anche l’aggregato di propria competenza relativo alle gestioni associate.

Se da una parte è chiaro ed evidente che lo svolgimento di servizi tramite un’unione non può creare una maggiore spesa di personale complessiva, dall’altro lato ci si chiede se sia giusto evidenziare la spesa sostenuta nell’unione stessa nei questionari dei comuni.

Se così fosse, bisognerebbe allora rivedere anche gli obiettivi iniziali di partenza, includendo in questi l’aggregato riferito al personale transitato negli anni di costituzione all’unione.

Ancora una volta quindi la tabella delle spese di personale da inviare alle sezioni regionali risulterebbe diversa rispetto a quelle degli anni precedenti.

In sintesi: se per ipotesi nel 2006 il comune ha trasferito tre dipendenti alla costituenda unione, è chiaro che tale spesa andava considerata sia nell’anno 2006 che anche nell’anno 2008 di rendiconto. Solo in tal modo sarà possibile un confronto omogeneo dei dati.

Ma allora forse non sarebbe più corretto che ciascuno compilasse i riquadri solo per le spese di propria spettanza? Eventualmente il comune che appartiene all’unione potrà indicare negli spazi a disposizione che la gestione dei servizi in carico alla gestione associata è stata svolta nel tempo valutando attentamente l’aggregato delle spese di personale e garantendo che le stesse siano state complessivamente, tra tutti gli enti e l’unione, contenute nei parametri di riferimento.

Un incontro attorno al tavolo tra gli operatori del comune  e quelli dell’unione dovrebbe quindi verificare quanto fatto fino ad oggi e studiare azioni da intraprendere congiuntamente sul personale.

L’alternativa, lo ripetiamo, è andare a rivedere ancora una volta la tabellina delle spese, dal 2004 al 2008, ma non solo nei risultati raggiunti, bensì anche negli obiettivi di partenza.

 ALLEGATO: Deliberazione n. 130/2009 Corte dei conti del Veneto

Print Friendly, PDF & Email