Il calcolo delle fasce per il Conto annuale

La Scheda informativa n. 2 del Conto annuale delle spese di personale 2009, contiene alcune domande sulla suddivisione della produttività tra i vari dipendenti.

Riporto di seguito le fasi per il calcolo oltre ad un file di excel che potrebbe essere utile per l’individuazione delle fasce.

Il principio è quello già evidenziato che porterà a regime l’obbligo di destinare quote rilevanti del salario accessorio generale per la remunerazione delle performance individuali con sistemi differenziati fra i dipendenti.

Al fine di tale analisi è stato creato un indicatore che ha lo scopo di suddividere i dipendenti e la produttività in tre fasce: la prima superiore al 90%, la seconda ricompresa tra 60% e 90%, la terza al di sotto del 60%.

LE “FASCE” DEL CONTO ANNUALE
In termini conoscitivi l’indicatore raggruppa tutti i dipendenti che partecipano ai processi di produttività collettiva, produttività individuale, progetti incentivanti o alle valutazioni di risultato in tre distinte tipologie:a) dipendenti con importi di produttività/risultato uguali o superiori al 90% del massimo individuale attribuito

b) dipendenti con importi di produttività/risultato compresi tra il 60% ed il 90% del massimo individuale attribuito

c)  dipendenti con importi di produttività/risultato uguali o inferiori al 60% del massimo individuale attribuito.

 

Lo scopo è quello di capire qual è la percentuale di dipendenti che si collocano per ciascuna delle tre fasce evidenziate.

L’indicatore appare complesso tanto che la Ragioneria identifica il procedimento passo dopo passo da seguire che consta di ben cinque fasi.

Lo riassumiamo nella tabella che segue, rimandando per ulteriori indicazioni alla Circolare n. 21/2010 della Ragionerie Generale dello Stato.

COME CALCOLARE LE “FASCE”
I FASEReperimento dei dati a)   Elenco individuale dei dipendenti con l’indicazione ufficiale degli importi premiali definiti a valere sui fondi per la produttività 2009 per le diverse tipologie possibili (produttività collettiva, produttività individuale (se valutata separatamente), progetti di produttività o retribuzione di risultato. Va rilevato che sono escluse dall’indicatore le voci incentivanti legate a cosiddette “Specifiche disposizioni di legge” come le quote per patrocinio legale, progettazioni tecniche eccetera.b)   La metodologia, concordata in sede di contrattazione integrativa, che stabilisce le regole per l’attribuzione delle quote di produttività collettiva, produttività individuale e progetti incentivanti a valle dei relativi processi di valutazione.
II FASESuddivisione dei dipendenti in gruppi omogenei Alcune casistiche di gruppi omogenei.1)   In linea teorica sarà possibile considerare un unico “gruppo omogeneo” che raccoglie tutti i dipendenti non dirigenti dell’Istituzione, se “tutto” il personale dell’ente, a prescindere dalla posizione economica rivestita, in base alle regole contrattuali è in grado di percepire i medesimi importi premiali in presenza di punteggio massimo attribuito ipoteticamente a tutte le possibili parametrizzazioni valutative (compresa se esplicitamente considerata, la presenza).

2)   Se le regole contrattuali premiali formalizzate prevedono una parametrizzazione legata all’Area / Categoria / Fascia del dipendente, si avrà la conseguenza, per esemplificare, che un dipendente di Area “B” valutato al massimo possibile consentito contrattualmente, risulterà destinatario di importi premiali inferiori ad un dipendente di Area “C” con identica valutazione al massimo consentito. Sarà necessario dunque suddividere i dipendenti nelle diverse Aree / Categoria / Fascia di appartenenza, costituendo indicativamente quattro differenti gruppi omogenei (A, B, C e D).

3)   I dipendenti con posizione organizzativa, la cui retribuzione di risultato in termini economici ‑ in ipotesi di valutazione massima ‑ risulta differente dal premio di produttività dei corrispondenti dipendenti senza posizione organizzativa vanno ugualmente considerati, ove presenti, in un gruppo omogeneo a parte (o in più gruppi qualora esistano fasce differenti di posizioni organizzative nell’istituzione).

4)   Se inoltre le regole contrattuali come oggettivamente derivabili dal testo contrattuale prevedono, sempre in ipotesi di punteggio massimo di tutte le parametrizzazioni possibili, un trattamento diverso fra le figure amministrative e quelle di polizia municipale, andranno costituiti appositi gruppi omogenei comprendenti tali figure (lo stesso vale, per continuare l’esempio, nel caso in cui gli infermieri che operano in sala operatoria percepiscano un trattamento premiale teorico differente da quelli operanti sul territorio eccetera).

5)   Da tutte le caratterizzazioni possibili seguendo la logica esposta nei quattro punti precedenti vanno tenuti a parte, in un unico gruppo residuale distintamente considerato, i dipendenti che hanno, a titolo diverso, un apporto parziale in termini temporali al processo di formazione della produttività. Si tratta, per esemplificare, dei dipendenti in posizione di part-time, così come dei dipendenti a qualunque titolo cessati o assunti in corso d’anno. Per semplicità tali dipendenti vanno aggregati in un unico gruppo residuale, ovviamente nell’ipotesi oggettivamente verificabile in sede di regole contrattuali che la minor partecipazione al processo produttivo (es. nel caso di un part-time al 50% o quello di un dipendente assunto nel mese di settembre) abbia un effetto sulla quantificazione della retribuzione di produttività / risultato / progetto, indipendente dalla valutazione dell’operato svolto nel periodo di piena attività dal dipendente stesso.

III FASEConteggio dei dipendenti per ciascun gruppo Il passo successivo è quello di quantificare, nell’ambito di ciascun Gruppo omogeneo:a)        il numero di dipendenti con importo di produttività/risultato/progetti uguale o superiore al 90% del massimo individuale attribuito all’interno del Gruppo omogeneo di volta in volta considerato

b)        il numero di dipendenti con importo di produttività/risultato/progetti compreso tra il 60% ed il 90% del massimo individuale attribuito all’interno del Gruppo omogeneo di volta in volta considerato

c)         il numero di dipendenti con importo di produttività/risultato/progetti uguale o inferiore al 60% del massimo individuale attribuito all’interno del Gruppo omogeneo di volta in volta considerato

IV FASESomma dei dipendenti per fascia La somma del numero di dipendenti che in ciascun gruppo omogeneo sono risultati compresi nella tipologia “superiore al 90%” è il numero che va indicato nella corrispondente casella della scheda informativa 2, così come nella casella successiva va inserito il totale dei dipendenti appartenenti alla tipologia “fra il 60% ed il 90%” in tutti i gruppi considerati ed infine nella terza casella vanno inseriti i restanti dipendenti, caratterizzati da una premialità individuale inferiore o uguale al 60% del massimo individuale attribuito nel proprio gruppo omogeneo.
V FASEElaborazione finale dell’indicatore L’indicatore, al fine di consentire una valutazione comparativa fra i diversi enti (anche appartenenti a comparti di contrattazione collettiva differenti) e, in futuro, fra diverse annualità, viene elaborato dal sistema in termini di composizione percentuale.

 

ALLEGATO: ESEMPI PRODUTTIVITA PER FASCE CONTO ANNUALE

Print Friendly, PDF & Email

Un pensiero su “Il calcolo delle fasce per il Conto annuale

  1. Pingback: how to configure best best which is the best wireless modem

Commenti chiusi