La Sezione Autonomie della Corte dei conti è intervenuta in materia di Piani di Razionalizzazione soprattutto con riferimento al tetto di cui all’art. 9 comma 2bis del d.l. n. 78/2010.
In allegato il testo completo della Deliberazione n. 2/2013.
Questa la sintesi:
“In coerenza con i vincoli delineati dall’art. 9, commi 1 e 2-bis, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, in l. 30 luglio 2010, n. 122, la possibilità concreta di integrare le risorse finanziarie variabili destinate alla contrattazione decentrata integrativa in deroga al tetto di spesa previsto dal comma 2-bis, è subordinata al conseguimento di effettive economie di spesa risultanti dai processi di attuazione dei Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, in l. 15 luglio 2011, n. 111, quale effetto di specifiche iniziative volte al raggiungimento di puntuali obiettivi di incremento della produttività individuale del personale interno all’Amministrazione da realizzare mediante il diretto coinvolgimento delle unità lavorative in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro”.
ALLEGATO: SEZIONE AUTONOMIE – CORTE CONTI – DELIBERA N. 2/2013
Buongiorno, avrei bisogno di un suo parere in merito al seguente quesito: IN ASSENZA DI PREVISIONE DI FASCE DI MERITO E’ POSSIBILE COMUNQUE APPROVARE I PIANI DI RAZIONALIZZAZIONE E ATTRIBUIRE LE RISORSE SOLO PER IL 25% DESTINABILI AI DIVERSI ISTITUTI DEL SALARIO ACCESSORIO? Grazie per l’attenzione Liana Laverti