E’ in Gazzetta Ufficiale il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 ad oggetto: Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
In allegato trovate il testo completo.
Mi limito solamente a due brevissimi commenti, con una premessa, questa: la trasparenza è sacrosanta, è una forma di controllo efficace, dà l’idea di un’amministrazione aperta e sicura. Se vista come “adempimento” rischia però di diventare l’ennesima burocratizzazione di cui non avevamo assolutamente bisogno. Il modo migliore per leggere tutto è quello dell’opportunità.
1. Provate ad aprire l’allegato al Decreto (che trovate di seguito) e dite qual è la prima impressione. A me è venuta l’equazione “+ trasparenza = + adempimenti burocratici”. Raccolta dati, sezioni di sito da costruire, informazioni da aggiornare: chi farà tutto questo? Quanto costerà tutto questo? Che vantaggi darà tutto questo? Ripeto: la trasparenza è positiva, ma…
2. Dalle informazioni da pubblicare è evidente che non può essere coinvolto un solo ufficio. Non è l’ufficio personale che deve prendersi cura di tutta la procedura. Il Decreto richiede un cambio di mentalità poichè tutti gli uffici sono coinvolti nella pubblicazione dei dati. Ce la faremo a dedicare forze ed energie a tutto questo? Ad alzare la testa dal quotidiano per formarci una predisposizione automatica alla trasparenza affinchè non sia un mero ennesimo adempimento?
Insomma… una bella sfida.
ALLEGATO: