In questo periodo dell’anno ed in attesa del Conto annuale, torna di moda la distinzione tra produttività collettiva ed individuale. Non è di certo “il problema della vita”, ma visto che spesso la suddivisione viene richiesta, ecco di seguito il parere dell’Aran. Come spesso accade, a volte è tutto il contrario di quello che sembra.
499-18A8. Si richiede un chiarimento riguardo alla differenza sussistente tra il concetto di “produttività collettiva” e “produttività individuale”.
Riteniamo che la produttività collettiva possa essere correlata al conseguimento di specifici risultati e/o obiettivi assegnati dall’ente ad un gruppo o a una struttura, con la individuazione anche di uno specifico finanziamento definito in sede di contrattazione decentrata.
La contrattazione decentrata deve, naturalmente, stabilire anche i criteri per la valutazione, da parte dei dirigenti, dell’apporto dei singoli lavoratori al conseguimento del risultato complessivo. La produttività individuale potrebbe essere individuata come momento di verifica e di valutazione di ogni singolo lavoratore, da parte del competente dirigente, con riferimento agli impegni di lavoro specifici derivanti dall’affidamento dei compiti da parte del competente dirigente.
Suggeriamo, in ogni caso, di non attribuire troppo rilievo all’una o all’altra forma di incentivazione; nella sostanza occorre sempre assicurare un corretto percorso di valutazione che ogni ente è tenuto ad adottare, previa concertazione, ai sensi dell’art.6 del CCNL del 31.3.99. Ricordiamo infine che “produttività” deve intendersi quel risultato aggiuntivo apprezzabile rispetto all’ordinario risultato derivante dalla ordinaria prestazione di lavoro.