A seguito della legge 190/2012 e del decreto legislativo n. 33/2013, l’attività formativa in materia di prevenzione della corruzione e sugli obblighi di trasparenza è obbligatoria, in tutti gli enti; la
relativa spesa è esclusa dall’ambito applicativo dell’articolo 6, comma 13, del d.l. 78/2010 (tetto di spesa annuale per la formazione).
Le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 debbono programmare adeguati percorsi di formazione, tenendo presente una strutturazione su due livelli:
– Livello generale: rivolto a tutti i dipendenti; riguarda l’aggiornamento delle competenze (approccio contenutistico), le tematiche dell’etica e della legalità (approccio valoriale).
– Livello specifico: rivolto al responsabile della prevenzione, ai referenti, ai componenti degli organismi di controllo, ai dirigenti e funzionari addetti alle aree a rischio: riguarda le politiche, i programmi e i vari strumenti utilizzati per la prevenzione e tematiche settoriali, in relazione al ruolo svolto da ciascun soggetto nell’amministrazione.
I fabbisogni formativi sono individuati dal Responsabile della prevenzione in raccordo con i Dirigenti Responsabili delle Risorse Umane.
Per l’espletamento di tale obbligo gli Enti possono:
– Organizzare corsi di formazione in house
– Partecipare a corsi di formazione in materia
– Partecipare a corsi online in materia
Fin dallo scorso anno, abbiamo privilegiato la prima soluzione. Ci sembra più vicina alle finalità della norma in quanto dà la possibilità di trasmettere informazioni e concetti più aderenti alle singole realtà, creando, in sala, un dialogo attivo e attento con tutti i dipendenti.
Di seguito, riporto quindi la promozione delle nostre attività.
ALLEGATO: CORSO DI FORMAZIONE SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Mah…l’art. 7-bis del d.lgs n. 165 del 2001 non è stato abrogato dal D.P.R. 16 APRILE 2013, N.70 con l’art. 18, comma 1, lettera a)…???