Non so voi, ma io quando leggo Piao mi vien da piangere. Mi immagino una nuvoletta di un fumetto nella quale Paperino con le lacrime agli occhi urla a squarciagola “Piao, Piao, Piao!”.
Insomma, non ho grande fiducia nel documento salva-adempimenti. Luigi Oliveri, sul suo blog, ha fatto l’elenco della mancata semplificazione per gli enti locali: sono più gli adempimenti lasciati in piedi di quelli semplificati con il Piao.
Intanto sul Quotidiano de Il Sole 24 Ore sono stati pubblicati un po’ di documenti: bozza del decreto attuativo, istruzioni operative, modelli (un po’ striminziti a dire il vero).
Io, comunque, per ora non mi agiterei e non mi lascerei condizionare il periodo natalizio. Ne riparleremo, insomma.
Come spunto, vi lascio un articolo scritto da Augusto Sacchi e pubblicato su EL News. Eccolo.
PIAO: Proroga In Atto, Ovviamente
Come si era facilmente intuito dal NON rispetto delle scadenze previste nell’articolo 6, del decreto legge 80/2021 (sessanta giorni) e dai termini raddoppiati inseriti nella legge di conversione (120 giorni, scadenti l’8 ottobre 2021), è arrivato l’annuncio del Ministro Brunetta circa la proroga dei termini previsti da una disposizione di legge.
Il rinvio è stato “mascherato” dall’annuncio dell’intesa raggiunta in Conferenza Unificata, circa il testo del modello standard di PIAO e dal contestuale rilascio di documenti provvisori, che hanno fatto velocemente il giro del web. Nulla di ufficiale è stato, in realtà, emanato.
È necessario, pertanto, riepilogare cosa accade da domani:
- Le pubbliche amministrazione NON dovranno approvare il PIAO, entro il 31 gennaio 2022, come invece era previsto dall’articolo 6, comma 1, del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito dalla legge 6 agosto 2021, n. 113;
- La proroga del termine sarà stabilita nel decreto Milleproroghe, in arrivo a fine anno;
- I documenti che girano nel web non sono definitivi, ma sono semplici bozze che, infatti, non sono presenti nel sito della Funzione pubblica;
- Uno degli adempimenti più rilevanti previsti dalla legge (art. 6, comma 5), è l’emanazione di uno o più decreti Presidente della Repubblica (DPR), adottati previa intesa in sede di Conferenza unificata, con i quali dovevano essere individuati e abrogati gli adempimenti relativi ai piani assorbiti dal PIAO. Del DPR non c’è traccia e il ministero, annuncia che “è già stato avviato l’iter di approvazione” che deve comunque passare l’esame del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari;
- Ad oggi, di concreto, c’è solo l’annuncio della proroga del PIAO a non si sa quando;
- Passato l’effetto “annuncite” occorre attrezzarsi per redigere a approvare:
- il Piano Anticorruzione e Trasparenza, entro il 31 gennaio 2022, più la relazione del RPCT per l’anno 2021, prorogata alla medesima data con comunicato del presidente ANAC;
- il Piano triennale Fabbisogni di Personale;
- Il Piano della Performance, entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione;
- il Piano Azioni Positive, come allegato al Piano della performance;
- il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA);
- il Piano per la formazione del personale dipendente.
Vi terreno aggiornati sugli sviluppi.
Buongiorno, è confermata la scadenza per la presentazione del PIAO al 30 aprile 2022 per le amministrazioni pubbliche non enti locali?