Io non sono assolutamente d’accordo con la tesi che afferma che gli incentivi per funzioni tecniche del d.l. 36/2023 non debbano più transitare dal fondo. Di seguito ne spiego il perchè.
Quando si parla di questi incentivi, si fa riferimento a due fondi:
- Fondo degli incentivi tecnici: il precedente d.lgs. 50/2016 affermava che all’interno delle opere, ecc. ecc. ci fosse un “fondo” specifico fino al 2% da suddividere all’80% per i dipendenti e al 20% per altre attività. Affermava infatti l’art. 113 del d.lgs. 50/2016: “A valere sugli stanziamenti di cui al comma 1, le amministrazioni aggiudicatrici destinano ad un apposito fondo risorse finanziarie in misura non superiore al 2 per cento… “
- Fondo delle risorse decentrate: lo conosciamo, è il fondo dove transita tutto il trattamento accessorio dei dipendenti in vigenza del principio dell’onnicomprensività della retribuzione.
Ora, a me pare che con il d.lgs. 36/2023 non venga stabilito che le risorse non transitino più da quest’ultimo fondo, ma bensì che non esiste più un “apposito fondo” per gli incentivi tecnici. Che è una cosa diversa.
A mio parere, quindi, per evitare anche che vi siano somme che “girano” nel bilancio e finiscono direttamente ai dipendenti senza alcun controllo (ad esempio dell’organo di revisione) si dovrebbe continuare a inserire tali somme nel fondo risorse decentrate.
Insomma… io ci andrei cauto a non far transitare dal Fondo del trattamento accessorio gli incentivi per funzioni tecniche.
E poi, che problema è? Trattandosi di “partite di giro” e fuori limite del 2016, non mi pare una grande complicazione.
Poi, certo, staremo vedere se qualche autorevole parere cambierà le cose.
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Nella relazione al d.lgs. 36/2023 con riferimento all’art. 45 è scritto quanto segue:
“Il comma 3 stabilisce che gli incentivi per funzioni tecniche … sono erogati direttamente al personale dipendente, senza la confluenza nel fondo per l’incentivazione come previsto dal vigente articolo 113 del d.lgs. 50/2016, attuando una notevole semplificazione sul piano finanziario, burocratico e contabile”.
Grazie della segnalazione che conferma la mia lettura.