Con la deliberazione n. 90/2025/PAR del 18 giugno 2025, la Corte dei Conti – Sezione di controllo Puglia – ha ricordato che i compensi corrisposti a presidente, membri e segretario di commissioni di concorso, se dipendenti dell’ente che indice il concorso, devono rientrare nel limite complessivo previsto dall’art. 23, c. 2, del d.lgs. 75/2017. In assenza di deroga normativa, non è possibile riconoscere emolumenti aggiuntivi, e il rispetto del tetto va valutato nel complesso del salario accessorio.
Ricordo che la Sezione Sardegna, con la deliberazione n. 23/2024/PAR del 27 febbraio 2024, aveva già offerto un parere analogo. Ha infatti precisato che i compensi interni, pur disciplinati da D.P.C.M. e norme successive, non sfuggono al limite di spesa: “laddove il legislatore ha voluto restringere ovvero ampliare l’ambito di applicazione… lo ha previsto espressamente”. Si consolida così un’interpretazione uniforme: senza previsione specifica, i compensi ai commissari interni concorrono al tetto di spesa accessoria.

