Il Fondo e il conto annuale

Come tutti gli anni, sono interessanti le considerazioni della Ragioneria Generale dello Stato in occasione delle istruzioni alla compilazione delle tabelle del conto annuale. Nella circolare n. 17/2015, non vengono fornite, purtroppo, maggiori indicazioni per quanto riguarda il Fondo del 2015, ma sui metodi di calcolo fino al 2014 ci sono alcune frasi, secondo me, importanti.

L’esame principale riguarda la puntualizzazione sul metodo di controllo utilizzato per verificare il rispetto dell’art. 9 comma 2-bis del d.l. 78/2010. Il sistema è il medesimo utilizzato dal file di Excel predisposto dall’Aran che non permette di cogliere tutte le movimentazioni del fondo. In modo particolare, per quanto riguarda la riduzione proporzionale sulla base dei dipendenti cessati dal servizio, la RGS puntualizza quanto segue:

In presenza di una riduzione del personale (asseverata dalla cosiddetta regola della semisomma indicata dalla richiamata circolare n. 12), una riduzione proporzionale delle sole quote variabili del fondo, ovvero una riduzione proporzionale – ove previsto – che non consideri le poste temporaneamente allocate a bilancio – in particolare i differenziali per le progressioni orizzontali concretamente pagati al personale in servizio in asseverazione dell’art. 1 comma 193 della legge 266/2005, le cosiddette PEO a bilancio – si traduce matematicamente in un “aumento” delle quote medie pro – capite riferite al personale che rimane in servizio; tale personale si troverebbe infatti a godere, in aumento, delle quote di salario accessorio cosiddette fisse non più percepite dal personale cessato, ovvero dei ritorni al fondo delle quote di risorse a bilancio liberate dal personale cessato, in particolare delle PEO. Tale incremento contrasta con le indicazioni della seconda parte dell’art. 9 comma 2 -bis in una lettura coordinata con i diversi interventi previsti dall’art. 9 nel suo complesso.

Il che, secondo me, significa solo una cosa: qualsiasi metodo abbiamo utilizzato in questi quattro anni, avrebbe sempre dovuto tener conto della disposizione dell’art. 9 comma 2-bis laddove chiedeva “COMUNQUE” la riduzione del fondo proporzionale ai dipendenti che cessavano dal servizio. Detto in altre parole: il fondo che arriva al termine del quadriennio 2011-2014 non può che essere un fondo proporzionato ai dipendenti presenti in servizio.

E proprio questo valore (il famoso consolidamento) è il punto di partenza per il fondo 2015.

Dal 2015, quindi:

– si parte da un fondo stabile proporzionato ai dipendenti in servizio al termine del quadriennio 2011-2014;

– il fondo potrà essere incrementato con tutti gli istituti contrattuali vigenti (RIA, art. 15 comma 2, comma 5, ecc. ecc.) senza avere più un limite;

– il fondo non andrà più ridotto in misura proporzionale ai dipendenti che cessano dal servizio nel 2015.

 

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2 pensieri su “Il Fondo e il conto annuale

  1. Salvatore dice:

    Mmmm… veramente noi avevamo dato per scontato che la riduzione dovesse essere operata sia sulle risorse fisse che variabili. Non poteva che essere così, magari si fosse potuto dare una lettura diversa.
    Comunque in un caso, applicando la formuletta della RGS ma al contrario, siamo riusciti (e con la benedizione del MEF) ad aumentare il fondo in proporzione all’aumento di personale (dunque sia come risorse fisse che variabili).
    Grazie per la segnalazione della circolare RGS!

  2. tommaso dice:

    circolare 17/2015 per il conto annuale: non vedo fra le risorse variabili l’art 17 c.5 CCNL 1/4/1999 economie anno precedente presente invece nella precedente circolare per il conto annuale anno 2013 (15/2014).

    ma è cambiato qualcosa?
    (vedi pagg 241-242 schema costituzione fondo personale non dirigente della circolare 17/2015).

    tommaso gioieni

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