L’ente ha il potere di adottare norme regolamentari sull’utilizzo di graduatorie di altri enti; norme che disciplinino tale particolare modalità di assunzione di personale e la ragione di prevedere una norma regolamentare sta proprio nella necessità che nell’utilizzo di graduatorie non venga pregiudicata l’imparzialità dell’azione amministrativa, in modo da rendere le scelte trasparenti.
Si tratta, in definitiva, di predeterminare i criteri di scelta ed, al riguardo, non vi sono limitazioni.
Lo ha confermato il Consiglio di Stato, sezione V, con la sentenza 24 novembre 2023, n. 10080.
Nella sentenza, ad esempio, è stato ritenuto corretta la previsione prevista da un ente che affermava:
“In caso di pluralità di graduatorie nel medesimo ambito territoriale si seguirà il seguente grado di preferenza:
– graduatorie nelle quali risulta presente un numero di idonei (al netto dei collocati) pari almeno al doppio dei posti che si intende ricoprire con la procedura avviata;
– graduatoria più recente, facendo riferimento alla data di approvazione”.