Il finto ritorno del turn-over

Alla fine, sembra che il ritorno del turn-over sia scomparso dalla legge di Bilancio.

Ce lo conferma Gianni Trovati su NT+ de Il Sole 24 Ore oggi.

“Per i Comuni, gli altri enti locali e le Camere di commercio scompare il tetto al turn over che l’anno prossimo avrebbe impedito di dedicare alle nuove assunzioni più del 75% dei risparmi prodotti dai pensionamenti e dalle altre uscite di quest’anno. (…) Nel caso degli enti locali è arrivata l’abrogazione piena, con un correttivo che ha cancellato il comma 9 dell’articolo 110 della legge di bilancio”.

Molto rumore per nulla, direbbe Shakespeare.

Quello che mi sento però di precisare è che l’aver cancellato quel comma non significa – come riportato da altra stampa – che allora si può assumere nel limite del 100% dei cessati. Se la norma del turn-over viene cancellata, significa che tornano in vita le regole precedenti, ovvero:

  • i comuni e le province potranno continuare ad assumere nel rispetto dell’art. 33 del d.l. 34/2019 e dei relativi decreti attuativi sulla base della cosiddetta sostenibilità finanziaria che non impone di vincolare le assunzioni alle cessazioni ma a parametri di bilancio;
  • le unioni continueranno ad assumere nel limite del 100% della spesa dei cessati.
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