E così, alla fine, l’armonizzazione con i dipendenti degli altri comparti, porterà, invece, a conflitti e incoerenza all’interno dello stesso comparto delle funzioni locali.
Dopo un mese che sentiamo parlare di questa possibilità di incrementare il fondo, i nodi arrivano al pettine.
Sì, perché, innanzitutto nulla sarà “gratis”.
Se anche il bilancio potrebbe avere una giusta capienza, l’incremento del fondo con l’articolo 14 comma 1-bis del Decreto Pa, porterà irrimediabilmente con sé la riduzione delle possibilità di assunzione. E si sa, che quando si rinuncia ad assumere, prima o poi ci si “impicca”.
E poi, la disuguaglianza tra enti.
Avremo enti virtuosi che stanzieranno tanto ed enti virtuosi che, invece, pur volendo non hanno spazi sulle spese di personale. Enti di fascia di mezzo o non virtuosi che sono messi al bando dal solo pensiero di provarci. Unioni e altri enti del comparto, esclusi del tutto dalla norma.
Risultato?
Conflitti e incoerenze dentro lo stesso comparto. Stipendi che saliranno in qualche comune e altri che rimarranno bloccati in altre amministrazioni. A parità di attività, di ore lavorate, di funzioni… un dislivello totale.
Che dire. Non mi pare l’inizio di una bella storia.