Condivido al 100%, nonostante le Deliberazioni contrastanti, le osservazioni della Corte dei conti Sez. Lombardia in materia di trasformazione del part-time.
La Deliberazione n. 51/2012 riassume così la questione:
” .. l’aumento delle ore lavorative del personale in servizio è sicuramente assimilabile ad una nuova assunzione nel caso in cui il dipendente era stato assunto a tempo parziale …”
“Al contrario, si dovrebbe pervenire alla conclusione che la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno non è assimilabile a nuova assunzione, nel caso in cui i dipendenti siano stati assunti originariamente a tempo pieno e abbiano successivamente avuto una riduzione dell’orario di lavoro…”.
Vedi anche:
Poniamo il caso di un comune sotto i 5000 abitanti. Ha la possibilità di assumere una persona perchè ha una cessazione utile. Assume part time. Trasforma a tempo pieno nel giro di un mese perchè il servizio di riferimento non è più solo suo ma gestito in forma associata con asegnate due persone pt e invece di avere due pt dei due comuni (nell’altro è una cooperativa) assume appunto questa persona a pt, poi di là viene cessato il contratto con la cooperativa, di qua si aumenta da pt a tempo pieno. Non eluderei i limiti del personale non sto assumendo una persona in più. Come invece potrebbe avvenire per i comuni sopra i 5000 abitanti che hanno il limite del 20% della spesa. A rigore poi secondo la corte dei conti lombardia ogni aumento è nuova assunzione? se aumento da 18 a 20 ore è nuova assunzione? perchè loro parlano appunto di ore e non di trasformazione da pt a tempo pieno. Io circoscriverei solo ai casi nei quali la trasformazione elude il limite del 20% della spesa per nuove assunzioni nei comuni sopra i 5000 abitanti.
grazie se vorrà commentare ulteriormente
Gianni