Un sasso

Un sasso

La strada si inerpica leggermente, verso la valle incantata.

Un piccolo gruppetto di persone è al lato della strada. Seduti sul bordo della muraglia alcuni giovani scherzano e ridono guardando il cielo blu e toccando l’erba verde dell’estate.

Un gruppo più numeroso si avvicina. Sono i giovani del campo scuola. Vengono dalla bassa, si dice in paese.

Alla loro guida un giovane sorridente, ma dal camminare deciso verso la meta. Sta apprezzando anche lui la bellezza della giornata, il blu profondo del cielo e lo splendore del verde brillante ovunque.

Una ragazzina del primo gruppo si alza e giocherella con sasso che ha trovato in un torrente della valle incantata e che le fa compagnia da qualche giorno nella tasca dei suoi pantaloni firmati . Ad un certo punto le cade sulla strada, proprio mentre passa il capo comitiva.

Lui si ferma, lo raccoglie e le chiede: è tuo? E glielo pone tra le mani.

I due si fissano. Il tempo si ferma. Si sorridono e ognuno prosegue per la sua strada.

Il sasso memorizza il calore di quell’istante.

E quando sarà ancora sul fondo di un torrente, ne trarrà calore per l’eternità.

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