Dopo sette anni dal trasloco, è arrivata in casa nostra la televisione. L’apparecchio c’era già, ma non essendo collegato ad alcuna antenna rimaneva il più delle volte silenzioso. Ora la passione per il calcio di L. e quella per i cartoni di M. ci hanno hanno fatto fare la grande mossa. Solo l’altra sera eravamo tutti radunati per capire come funzionavano gli infiniti tasti sul mega telecomando. Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando, mi pare fosse il 1976, mio papà era tornato a casa con la prima televisione a colori.
Ieri sera, invece, in poltrona c’erano i grandi. Un film: il maledetto United. Bellissimo. Vero, bisogna essere un po’ appassionati di calcio, ma è un film che mi rimarrà sempre impresso (forse anche perchè il primo dopo tanto tempo…). Girato impeccabilmente in luoghi semplici ma efficaci, racconta la storia di un allenatore di calcio, il migliore che l’Inghilterra abbia mai avuto. Una storia di successi, insuccessi, ma soprattutto di amicizia. E’ piaciuto anche a mia moglie, che ancora non ha capito bene cosa sia il fuorigioco o la differenza tra un campionato e la champions league. Quindi lo consiglio davvero a tutti. Una perla.
Proprio ieri ho scoperto che la mia morosa ha guardato lo stesso film (ovviamente snobbandolo) e non mi ha nemmeno detto che lo davano in tv. Inutile la mia corsa ad elemosinare una registrazione o un invito alla prossima riproposizione su Sky.