Lo snowboard

All’inizio di solito è sempre così. Si guarda la meta e sembra irraggiungibile.

Ogni nostro piccolo gesto parte da zero e desidera imparare, conoscere, approfondire.

A volte curiosità, a volte la voglia di mettersi in gioco, a volte una semplice sfida con se stessi.

Poi si parte. Un passo, un altro e via. Verso quell’obiettivo sempre più lontano.

Ci si guarda attorno. Il percorso degli altri è già avanti e questo o ci avvilisce o ci dà maggiore forza a continuare. Non esiste una regola valida in ogni momento.

Spesso ci si rivolge a chi ha già fatto quella strada: un maestro, un genitore, un anziano, un saggio.

E poi, improvvisamente, si capisce di più. Ad un certo punto scatta una molla e sembra che tutto fosse già lì, dentro di noi. I gesti e le espressioni diventano quasi ovvietà.

Certo la meta è ancora lassù, ma intanto noi ci siamo (ri)appropriati di qualcosa che ci spinge ad andare avanti con un sorriso e con la certezza di farcela.

Si cadrà ancora e ci sarà ancora la forza di rialzarsi o semplicemente di allungare un mano per accogliere uno sguardo che ci solleva.

Gli attimi di un percorso di scoperta rivelano la vera vita e la sua bellezza. L’uomo che vuole imparare e la forza che ha in sé di migliorare.

Scrivo queste parole dopo una nuova avventura di una banalità assoluta: i miei primi tre giorni di snowboard. Nulla a che vedere con i primi passi di un bambino, di un cammino di ricerca personale, di un nuovo lavoro. Porto a casa innanzitutto la pelle, che non è poco visto le innumerevoli cadute, capriole, franate. Ma soprattutto un bel sentimento di voler toccare con mano esperienze nuove che sanno regalare emozioni semplici ma essenziali. Per tornare nel quotidiano a provare le stesse suggestioni nei gesti della normalità.

p.s. Al terzo giorno ho osato persino accendere l’mp3. Ma era quello dei figli. Praticamente sono sceso sulle note di Dragon Ball, Yu-gi-oh e Inazuma Eleven. Meno male che tempo fa ci avevo inserito su di nascosto anche Goldrake e Jeeg Robot… e che carica!

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4 pensieri su “Lo snowboard

  1. gianlucabertagna.it dice:

    Mhm. Si può fare.
    Però è una nuova avventure un po’ sulle sue.
    Si parte, si chiede consiglio a qualche maestro (vieni tu?), si cade, ma…
    non si sa se ci si rialza.
    Cmq ci proverò dai.

  2. ALESSIA dice:

    ciao Luca,
    questa mattina ho “rubato” dieci minuti del mio lavoro in Comune (ne dedico in realtà moltissimi gratis) per leggere questa tua bella pagina e devo dire che mi ha regalato uno stato d’animo migliore.
    Adesso posso affrontare il Conto Consuntivo con uno sguardo più sereno.
    Grazie! Hai avuto proprio una bella idea!

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