Sette regole

Lo psichiatra Raffaele Morelli non mi sta molto simpatico. Così, a pelle. Niente di che. Ma spesso non sono molto d’accordo su quanto afferma.

Questa volta però ha detto bene. Ha cioè predisposto un elenco di sette capisaldi della felicità. Li riporto, perchè comunque mi sembrano interessanti.

1. Non avere aspetattive. Gli imprevisti regalano un sorriso.

2. Non rimproverarsi mai, nemmeno per un guaio irreparabile.

3. Essere presenti qualche volta durante il giorno alle azioni minime (quando si beve un caffè, quando si cammina, quando ci si veste, ecc.)

4.  Niente bilanci o esami di coscienza. Stancano l’anima e non ci fanno sentire all’altezza.

5. Accettare di essere incoerenti, disordinati. Senza un po’ di follia non c’è contentezza.

6. Non pensare! Se chiudi gli occhi e resti in silenzio prima o poi la gioia arriva.

7.  Non guardare sempre l’ora. I bambini non hanno orologio e sono gli essere più raggianti del mondo.

Di tutte, la tre mi piace tanto.

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Un pensiero su “Sette regole

  1. ALESSIA dice:

    Ne aggiungerei altre quattro, senza nulla togliere alle sette che Morelli ha sapientemente elencato:
    1 non prendere mai nulla come personale;
    2 prestare attenzione alle parole (a volte possono ferire molto più delle armi), meglio una in meno che due di troppo;
    3 non fare mai supposizioni;
    4 dare sempre il proprio meglio.

    Come sempre ti auguro una buona giornata!
    Ciao
    Alessia

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