Di quindici giorni di campo scuola il ricordo è sempre vario. Al ritorno i volti che mi ritrovo nella mente sono tantissimi e dettagliati. Quelli dei ragazzi, dei co-animatori e delle persone incontrate nelle camminate in montagna. I momenti sono davvero tanti e le informazioni della memoria rischiano di sparire. Ma è sempre bello fissare qualche attimo. Ne propongo uno. Lo scambio delle scarpe.
Letizia e Giulia sono due amiche del cuore. Del tipo che hanno entrambe un diario segreto che solo loro possono leggere. Nelle passeggiate sono sempre attaccate, lo sguardo non può mai spaziare su altro, tra di loro deve sempre esserci un contatto. Questo modo di essere ha portato spesso (anche lo scorso anno) a renderle un po’ staccate dal resto del gruppo, creando anche invidie e gelosie. Ma si vogliono troppo bene. Al terzo giorno di campo lo hanno dimostrato ancora una volta.
A pochi minuti dalla partenza per raggiungere una cima, mi sono accorto che qualcosa in loro non andava.
– Cosa avete stamattina?
– Niente, perché?
– Boh, mi sembra che camminiate strano.
– Ah, si. Ci siamo scambiate le scarpe.
– Spero che abbiate lo stesso numero…
– No, io ho il 37 e Letizia il 34.
Ci sono rimasto. Ho impiegato trenta secondi per capire e dieci per obbligare le due a riprendersi le loro rispettive scarpe, ma la cosa mi è rimasta impressa. Scambiarsi le scarpe per un giorno intero di cammino anche se di numero diverso… bella sta storia.
Bellissima!