Prinz!

Prinz!

L’altro giorno sono stato catapultato indietro nel tempo. Un messaggio di Mario mi ha riportato a quando ero bambino e giravo in bicicletta per le vie del mio paese. Ho davanti a me l’immagine della casa vicino ai giardini, poi distrutta per costruirci, ovviamente, il solito condominio. Lì si giocava, d’estate coi gavettoni e d’inverno a nascondino sulle terrazze boscose.

Ho collocato proprio in quella zona il mio ricordo della Prinz, che innanzitutto era una macchina. Ma, chissà perchè quando passava e la si vedeva bisognava correre a toccare (in alcune versioni: a pizzicare) l’amico di turno. Un po’ quello che si faceva quando passava una suora o un carro da morto.

Non ricordo nemmeno se la Prinz portasse sfortuna. So solo che se ti passava vicino non potevi esimirti da urlare Prinz e pizzIcare il malcapitato compagno. Il quale, successivamente, doveva correre a trovare un altro destinatario.

Come sempre c’erano quelli che facevano gli gnorri, che si dichiaravano superiori a queste cose o che inventavano gli antidoti più efficaci. Classico quello dell’incrociare le dita, che se non sbaglio funziona per qualsiasi incantesimo malvagio.

Mi chiedo ancora come mai in Italia ci fossero così tante Prinz. O forse erano concentrate tutte nel mio paese. Ma comunque ne passavano, eccome. Ce n’erano di tanti colori. Io ricordo quel grigino/beige di cui ho recuperato questa foto nella rete.

Prinz!

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3 pensieri su “Prinz!

  1. Ester dice:

    Dalle mie parti era la Prinz verde che portava “rogna” e quindi per liberatene dovevi “passarla” ad altri. Ora i miei figli giocano a contare le macchine gialle: chi ne vede di più vince.

  2. Lorella dice:

    Anche i miei figli oggi fanno lo stesso giochino… ma ora vale per la panda gialla e siccome ce ne sono tante vengo continuamente pizzicata

  3. gianlucabertagna.it dice:

    Vero!
    Anche noi abbiamo avuto questo periodo. A macchina gialla bisognava urlare prima di tutti “Pugno”.
    Ancora non so perchè…

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