Alla cassa

La settimana scorsa mi è successo l’ennesimo “fattaccio”. Ho spiegato la situazione ad una persona, la quale prontamente mi ha detto: queste cose devi scriverle! Eccole qua.

Io sbaglio sempre coda alla cassa. Non c’è niente da fare. Ogni volta che vado al supermercato mi metto nella fila sbagliata. Il fatto è che il più delle volte anche la scelgo. Le variabili che uso per decidere sono tre:

1. Quante persone ho davanti; 2. Quanti alimentari hanno nel carrello; 3. Quanto mi sembra sveglia la cassiera.

 Dopo aver avuto il risultato di un lungo logaritmo mentale, mi accodo con le classiche parole: stavolta faccio alla svelta.  Ma… mi succede sempre qualcosa! Ho detto: sempre. Ho fatto l’elenco. Questo è quello che a ripetizione casuale mi capita. Tutte storie vere.

 1. Il cliente immediatamente davanti a me ha comprato qualcosa senza etichetta, con l’etichetta rovinata, con l’etichetta il leggibile. Bisogna assolutamente chiamare qualcuno.

 2. Quel qualcuno è una ragazzina che svolazza tra i reparti con i pattini a rotelle. Solo che ha appena perso una ruota e ha sbattuto il naso contro lo scaffale dei DVD. Di rimbalzo ha sfiorato quella dei libri ed ora è tutto per terra. Poverina. Bisogna andarla ad aiutare.

 3. L’omino che ho davanti ha sbagliato cassa. Ha preso 112 prodotti, ma si è infilato nella corsia sbagliata, quella in cui puoi stare solo fino a 10 acquisti.

 4. L’omino davanti ha volutamente sbagliato cassa. Si è sempre messo nella cassa del “massimo 10 prodotti”. Ma lui ha comprato 52 scatole dello stesso yogurt ed ora sta cercando di far capire alla cassiera che il tipo di prodotto è uno solo.

 5. Il mister ha chiamato il cambio. La cassiera ha finito il suo turno di lavoro, deve raccogliere tutti i soldi, chiudere gli sportelli, attendere che arrivi la sostituta. Tu sei lì con una mozzarella fresca in mano e ti chiedi se non sia il caso di andare a riportarla giù e di comprarne una a lunga durata.

 6. Il Bancomat oggi non funziona. Non accettiamo carte di credito senza il documento di identità. Cosa diavolo è successo al macchinino che striscia le carte?

 7. Finisce il rullino per l’emissione dello scontrino. E sei nella fila dove c’è la cassiera con le mani più grandi del mondo. La nuova carta deve passare in mezzo millimetro. Per completare la sostituzione servono 18 minuti.

 8. La cliente davanti, quella col carrello più pieno del mondo, dopo aver messo tutto sul nastro esclama: mi sono dimenticata di comprare la smalto per le unghie. Le spiace se corro a prenderlo? Risposta: nessun problema, siccome ho dimenticato qualcosa anch’io, potrebbe prendermi: un imbuto, una lozione per far crescere i capelli, un taglia unghie per i piedi, un succo di frutta alla pesca, uno all’albicocca, uno alla pera e uno all’ace. Mi raccomando, solo di questi gusti.

 9. Il tipo davanti ha scelto proprio oggi per scaricare la sua tessera punti, ma non ha ancora deciso il regalo. La cassiera inizia a consigliarlo. Arrivano tutti i clienti, e dopo un quarto d’ora si fa una votazione democratica.

 10. Ci sono troppi soldi in cassa, è da stamattina che non viene svuotata. Può attendere un attimo? Risposta: ci mancherebbe, poi, se vuole, faccia il giro anche alle altre casse. La cassiera apre quindi sospettosa e guardandosi tutta intorno. Tira fuori le banconote. Apre un altro cassetto. Estrae degli elastici. Impacchetta tutto per bene. Infila tutto in un barattolo. Accende l’aspirapolvere. Il tubo inizia il risucchio e il malloppo sparisce verso l’alto e destinazioni ignote. Durata dell’operazione: 23 minuti.

 11. Ma Dio, che bel bambino che ha! Quanti anni ha? Come si chiama? È bravo. Si ammala? Sta bene? Fa ancora la pipì nel pannolino? Va già all’asilo? Dorme ancora nel lettone? Sa parlare? Mangia da solo le pappe? Canta bene? Ha già la fidanzatina? Che belle manine che ha!!! Risposta: Dai, Paolo, fai vedere che gesti sai fare con le belle manine…

 12. Sono le 11.30 del mattino. Non c’è nessuno. L’unica cassa libera è quella con la priorità per le donne incinta. Si pone il dubbio: devo proprio accordarmi lì? Controllo bene. È l’unica cassa aperta. Ovviamente l’incremento del tasso di natalità ha puntato tutto su quel giorno e su quell’ora. Dopo aver posato tutto sul nastro, arriva la futura mamma: scusi, scusi! Posso passare prima? Perché è incinta? Si, si, di due mesi…       Ah, ok. Tutto a posto. Prego.

 13. L’omino davanti a me ha comprato una scatola, dico una, di cibo per il suo cane. Costo 1,37 Euro. Si presenta con un biglietto da 500 Euro. Panico. Sul display risulta la scritta: resto 498,63. La cassiera sbalordita apre alla cassa. Si tratta, ovviamente, di quella appena svuotata e spedita in cassaforte.

 14. Si è ricordato delle pile per i giochi? Si. E la ricarica l’ha fatta? Si. Ha visto l’offerta sul prosciutto crudo? Si. Vuole un buono sconto per comprare dei bellissimi sandali australiani in offerta speciale dalle ore 6.31 alle ore 6.34 di domani mattina? No, grazie, quello no. Sicuro? Si. Posso andare ora? Ma lei ha mai pranzato dentro al supermercato? Mai. Lo vuole fare? Sa, c’è uno sconto…

 Ecco, cose così. Sempre.

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