Alessandra

Mi mancano le parole. Nulla esce. Devo appoggiarmi per poter parlare di Alessandra. Uso vocaboli di altri per raccontare di una vita. Finita. Mi è rimasto solo il silenzio.

Lei, Alessandra. Nel 2008.

Ciao gian, come te la passi? Dopo l’operazione non hai idea di quanto affetto ho ricevuto e sto ricevendo ritenendomi più che fortunata e felice! Tutto questo mi permette anche di avere la forza di andare avanti. Sto meglio da qualche giorno a questa parte, ho anche fatto la doccia! Dettaglio quotidiano che però dopo un intervento diventa di un’importanza e piacere abnorme! Questo mio star bene mi fa piacere e l’idea che da lunedì saprò cosa mi aspetta da un punto di vista di chemioterapia mi spaventa perchè sono stanca di soffrire però so anche che sono abbastanza forte e decisa a non farmi abbattere! E’ una prova, gian, anche questa nella mia vita e sinceramente fanculo che la do vinta ad un polipo stronzo!

Ancora lei, Alessandra. 21 Gennaio 2012.

Ciao a tutti, non mi piacciono e so che non vi piacciono le mail di gruppo ma per il mio stato mi risulta più facile rendervi partecipe di una scelta fatta di recente poichè il vostro denominatore comune è l’affetto verso ALESSANDRA!  L’11 gennaio ho saputo che il mio tumore è aumentato all’addome, ai polmoni ed ora è arrivato al fegato; mi è stato chiaramente detto che la malattia è fuori controllo e che le chemioterapie sono acquafresca per me. Mi hanno proposto un’ultima carta da giocare , ovvero la combinazione di un chemioterapico già usato più un biologico non conosciuto dal mio corpo. So cosa vi sta passando per la testa ” dai Ale giocatela anche questa e non mollare”  ed è comprensibile per l’affetto e la preoccupazione che nutrite nei miei confronti e per i quali vi ringrazio dal profondo del cuore poichè tutti voi siete nella mia vita! Non sapete cosa passa nella mia testa o meglio anche se lo potete immaginare anche se alcuni di voi lo hanno vissuto di riflesso per persone care non è la stessa cosa. Alessandra in questi giorni di meditazione di riflessione di introspezione di disperazione ha trovato speranza solo in una cosa L’AMORE PER ALESSANDRA e L’AMORE PER LA VITA ! ed io non sto vivendo , non sto amando , sto permettendo che quel poco o tanto che mi manca da vivere non lo sto vivendo se non nel male nonostante abbia intorno a me persone che mi amano. Ho deciso di non fare più chemioterapie; di disintossicarmi il fisico per quanto possibile rimettendomi in riga a livello alimentare visto che ho recuperato quei 6 chili di cibo di cui non ricordavo il piacere! ho deciso di intraprendere una strada alternativa , non convenzionale, ho deciso di non permettere alla chemioterapia di uccidermi! IO VOGLIO ESSERE l’artefice della fine mia vita nella SERENITA’ E GIOIA DI VIVERE A FONDO come ho sempre fatto! e con il sorriso che tanto amate! oltre che alla quinta coppa c quando mi abbracciate !!!

Alessandra è morta qualche giorno fa.

Un abbraccio, vicino alla mia tristezza, mi ha consegnato queste parole.

Quello che ferisce è la morte che senza appello non da più la certezza che si possa prolungare l’affetto verso le persone . L’amore. Con il quale si vive e si muore. Per un gesto di amore si nasce per un niente si muore. La morte che si porta via il calore dei corpi , la morte che viola i confini del corpo rubandolo E rimane il silenzio.

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