La durata di un attimo

Mi sto occupando della gravissima questione della durata di un attimo. Accade spesso che il mio interlocutore inizi una telefonata con un: “dott. Bertagna, ha un attimo?”.

Sì, certo. Ma quanto dura un attimo?

Ho cercato di incastrare la parola all’interno di sostantivi simili, per giungere alla soluzione dell’enigma.

Vediamo quindi modi di dire alternativi:

–         aspetta un secondo

–         attenda un minuto

–         le rispondo a breve

–         un solo istante!

–         posso disturbarti “un attimino” (questo un po’ mi agita quando lo sento)

e poi appunto: un attimo.

Ma quanto durano questi periodi di tempo?

Partiamo dal più facile. Un minuto. Che fa sessanta secondi. Questo dovrebbe essere il parametro base. Certo, si potrebbe prendere anche il “secondo”, ma tanto quello si sa che non può mai essere l’effettiva durata. Si dice: arrivo tra un secondo… ma si sa che è impossibile se ciò accada. Telefonata tipo: dove sei? In piazza, arrivo tra un secondo. Non può funzionare, perché per arrivare tra un secondo bisognerebbe essere già con il dito sul campanello.

Quindi, inevitabilmente, il parametro di riferimento è il minuto. Per semplicità ammetteremo (ma capisco che sia una convenzione) che quando si dice: “aspettami un minuto”, sia davvero l’equivalente di sessanta secondi.

A questo punto dobbiamo chiederci dove si collocano le altre locuzioni.

Secondo me il concetto di “a breve” si estende oltre il minuto. Può andare anche oltre un’ora. Non oltre il giorno perché altrimenti non potrebbe esistere il “la richiamo in giornata”. Quindi, “a breve” può collocarsi tranquillamente tra un minuto e diciamo una decina di ore.

“La richiamo tra un secondo”, si colloca invece necessariamente sotto il minuto, perché altrimenti avremmo detto: la richiamo tra un minuto.

Anche in questo contesto (dai dieci secondi al minuto) penso si possa collocare “l’istante”, che dovrebbe durare ufficialmente il tempo di un click quando si scatta una foto, ma poi, di fatto, è più lungo.

Ed eccoci alla questione più importante: l’attimo, quanto dura?

Di tutti è certamente il concetto più estendibile. Ad esempio, dopo un incidente, si sente spesso dire: mi sono distratto un attimo. Che corrisponde, probabilmente, ad un nanosecondo (molto inferiore al secondo). Però l’attimo è anche qualcosa di molto più duraturo. Una frase tipo: sono andato al concerto di Natale e sentire suonare Jingle Bells con la tromba è stato un attimo interminabile. Oppure: darti un bacio è stato un attimo di eternità.

E adesso?

Mah, personalmente colloco l’attimo tra il minuto e i dieci minuti.  Ti richiamo tra un attimo, tra un attimo sono lì, dammi solo un attimo e ti ricontatto. Poi certo, sono già sceso su una “convenzione” di natura personale.

E l’attimino, dove lo mettiamo? Da nessuna parte, vi prego. Vi prego.

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4 pensieri su “La durata di un attimo

  1. Salvatore dice:

    Sono finito qui perché cercavo un convertitore da attimino a minuti (o secondi, ore o altra unità a me conosciuta). Alla fine è riuscito a stabilire quanti minuti dura un attimino?

  2. Michelangelo Granata dice:

    L’attimo non esiste, perché appena si dice un attimo, nello stesso momento è passato.

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