Costa Brava. La destinazione di questa Pasqua. A far cosa? Seguire il figlio più grande in un torneo internazionale di calcio. 226 squadre per oltre 5.500 ragazzi partecipanti. Su e giù per le località della famosa costa spagnola a disputare partite contro i più improbabili avversari (basti pensare che la categoria Juniores l’hanno vinta gli Usa). Cose che accadono una sola volta nella vita e che rimarranno nel ricordo per sempre. Così, almeno, dicono i 16 ragazzi dei Voltesi che sono arrivati persino ai quarti di finale. Qualche curiosità. Record di viaggio in pullman: 14 ore all’andata e 15 al ritorno (oh yes, la coda di 20 km in Liguria l’abbiamo presa tutta). Un giorno in cui non erano previste partite sono andato a Barcellona e… non ho visto niente di Gaudì: nè la Sagrada Familia, nè il Parc Guell, nè le Case Battlò e Milà. Ho chiesto al figlio giocatore cosa gli è piaciuto di più. Risposta: aver giocato contro squadre straniere e arrivare alle partite in pullman come i calciatori famosi. Siamo arrivati ai quarti battendo una squadra francese, pareggiando con una tedesca e vincendo ai rigori con una squadra di Milano. Poi gli spagnoli del Torrent ci hanno fatto fuori con la loro ragnatela a centrocampo. Organizzazione tedesca perfetta.