Il colpo di genio che ho avuto quest’anno si chiama: “Salto in acqua da un’altezza di dodici metri”. La cosa imbarazzante è la mia incapacità di imparare dagli errori precedenti. Per farmi capire che c’è un limite e una decenza a tutto, non è bastato cadere lo scorso anno dal muretto su cui camminavo ad occhi chiusi (per il resoconto cliccare QUI). Con un anno in più, giusto cercare la genialità altrove.
Dopo un bel percorso a piedi arriviamo a Cala Goloritzè, una delle più belle spiagge della Sardegna (dicono di Italia o del mondo intero addirittura). Un po’ sulla destra c’è un ponte naturale di maestosa bellezza. Ci arriviamo a nuoto. Mio figlio Lorenzo, che si diletta frequentemente in attività di canyoning, punta decisamente a scalare l’arco, chiedendomi se può fare il salto. Lui ha già fatto salti da una ventina di metri, quindi non vedo problema. Metto quindi in atto una delle regole fondamentali della mia vita con i miei figli: vai avanti tu, che se poi sopravvivi ci provo anch’io (lo so che in giro ci sono papà che fanno il contrario, prima loro e poi i figli…). E così è stato. Lorenzo si butta, fa un salto perfetto, la gente, lì attorno sulle barche, applaude.
Intanto mi arrampico anch’io. Arrivo in cima e mi dico: perché no? A volte la punteggiatura fa la differenza. Un punto esclamativo invece di un punto di domanda e tutto si risolve. Quindi, mi tuffo. Altezza stimata: 12 metri. Cado in maniera assurda. Tutto storto. Mi accorgo di un’ondata pazzesca che mi avvolge dalle costole al lato sinistro del viso. Il collo va per conto suo. Esco dall’acqua e come se niente fosse dico: “Certo che non si arriva più con questo salto…” senza accorgermi che la gente attorno (figli compresi) sta ridendo di gusto. Faccio il gaggio e facendo finta di niente mi allontano a nuoto. Girato l’angolo, però, inizio a insultarmi per il dolore che ho addosso anche se, come spesso accade in questi casi, subito sembra tutto a posto.
Sono passati due giorni. Mi sento tutto rimbecillito (e lo sono), dolori da tutte le parti e in perenne stato d’assedio contro me stesso. Et voilà. Ecco il colpo di genio 2017.
Emm…Sta ridendo pure mia figlia…speriamo che ti riprenda bene per i
corsi di formazione!;D