Chi decide?

Ce ne sarebbero di cose di cui parlare degli ultimi decreti o dpcm del Governo in questo tempo da Coronavirus.

C’è una cosa però, che, mi ha impressionato più di altre. L’incapacità di prendere decisioni e di demandare al cittadino le scelte. Io avevo capito che con il voto si eleggono persone che poi dovranno prendere decisioni e non che invece, poi, le scelte, tornino in capo ai cittadini. Magari mi sbaglio.

La storia è questa. Banalissima. E sicuramente meno importante di tante altre. L’art. 27 del d.l. 18/2020 (Cura Italia) dice che ai titolari di partita iva “è riconosciuta” una indennità per il mese di marzo di 600 euro. A tutte le partite iva. Non c’è nessuna valutazione sul reddito, sul patrimonio, sul fatturato. A tutte!! Attenzione, però, cosa c’è scritto dopo: L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa richiesta, nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. Domanda: ci sono abbastanza soldi per erogare la somma a tutte le partite iva? Calcolo al volo: in Italia ci sono (nel 2018, ma scommetto che ora sono molte di più) circa 5 milioni di partite iva, per dare a tutte l’indennità di 600 euro servono: 5.000.000 x 600 euro = 3 mila milioni di euro. Ma ce ne sono solo 203,4 milioni. Quindi??

Quindi giungono le dichiarazioni del Ministro Gualtieri: 1. “Con il provvedimento raggiungeremo 6 milioni di persone” (aritmeticamente impossibile!!!). 2. “Per questa tornata di marzo ci affidiamo al senso di responsabilità delle persone e al loro effettivo bisogno e poi per aprile cercheremo di modulare con criteri e parametri”. 3. “Ci aspettiamo che chi non ne ha bisogno perché ha redditi molto alti non ne usufruisca, lasciando poi la possibilità di usare le risorse per gli altri”.

Tradotto: io, titolare di partita iva, devo decidere se ho bisogno o non ho bisogno di seicento euro e quindi fare o non fare domanda all’Inps.

Che, a livello di principio, ci sta. Se però, tutti, avessimo gli stessi principi. Cosa vuol dire: reddito molto alto? Cosa vuol dire “senso di responsabilità”? Abbiamo tutti le stesse linee-guida etico-morali?

Perché un Governo non è capace di prendere una decisione così semplice mettendo ad esempio un tetto di fatturato che stabilisce quando è “reddito molto alto”? Non bastava un attimo per mettere due scaglioni?

Rimango basito e sono nervoso su questo scaricare sul cittadino la responsabilità di una cosa (ripeto: molto più banale di altre) di questo tipo che si poteva risolvere in un attimo.

Io, personalmente, titolare di partita iva ho fatto la mia scelta. E ne sono sereno. Ora. Ma quando ho letto la norma un po’ mi sono incazzato.

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