Da vaccinato ho provato a mettere la testa fuori dall’Italia per andare a trovare nel Nord Europa il figlio maggiore in Erasmus.
Oggi ho impiegato due ore e mezza a compilare modelli online per l’accesso ai vari Stati. Ognuno ne ha uno diverso. Senza contare che gli scorsi giorni ho approfondito per ogni Paese le regole vigenti per l’accesso, il transito, i campeggi, ecc. ecc.
Una caterva di tempo e neppure la certezza che sia tutto posto. Certo potrei mettermi in camper e partire facendo finta di niente, ma appena lo penso mi vedo bloccato in un commissariato tedesco cupo e buio ammanettato in attesa di giudizio. Allora ci provo ad avere tutto (o quasi) in regola.
Al di là dei sentimenti, va detto che se l’Europa è questa davvero è un assurdo. Capisco l’emergenza, il dover stare attenti, le mascherine, i vaccini, la distanza e altro. Capisco che potrei starmene a casa e finita lì. Però se uno si vuole mettere in viaggio non può perdere tutto questo tempo perchè ci sono decine di regole diverse (e giro solo per tre Stati in tutto).
Senza contare, poi, la necessità di conoscenza che serve: innanzitutto bisogna parlare inglese (e voi dite: beh, sì, chi non lo parla ormai…). Vi posso garantire che non è scontato e se anche si conosce un po’ di quella lingua vi posso assicurare che compilare tutti i dati non è semplice. Ho perso delle mezzore per capire cosa mettere in una casellina perchè mi dava errore (bisognava lasciarla in bianco…). E poi, altro aspetto, bisogna avere domestichezza con i PC, i QR Code, le mail e altro.
Non so, la cosa non mi ha lasciato di buon umore. Si parla tanto che questo virus creerà le distanze tra ricchi e poveri, ma credo che ci siano dei dettagli anche oltre. Da approfondire.
Intanto, ci provo. Si parte.