Quei trenta secondi

Volete sapere dove si nasconde a volte la vita? In trenta secondi.

Pensate al bancomat. Andate a prelevare. Prenotate i soldi, dite che non volete lo scontrino e poi la voce metallica avverte: “Ritirare la carta entro trenta secondi”.

(Parentesi: avete notato che all’inizio del bancomat, alle origini, uscivano soldi e carta insieme e si rischiava spesso di dimenticarsi della carta? Poi l’umanità ha fatto un salto nello spazio: prima vi riprendete la carta e poi i soldi… e così nessuno si dimentica più niente. Conquiste dell’uomo).

Torniamo all’avvertimento: “Ritirate la carta entro trenta secondi”. Voi avete mai provato ad aspettare l’ultimo secondo disponibile? Stare lì, in attesa, che quei trenta secondi passino. E al ventinovesimo, zac!, ritirare il bancomat. Ce la fate?

Provateci. E segnate a cosa pensate in quei momenti. Giro gratis sulle montagne russe.

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