A Marsiglia ci sono due posti (e mezzo) dove trascorrere assolutamente qualche ora. Sono luoghi che pur essendo turistici mantengono ancora una forte presenza di persone locali e ci si sente avvolti da colori e umanità. Fa anche un po’ strano vedere tutti questi giovani attorno ai tavoli o seduti per terra che parlano, che mettono, per qualche oretta, il cellulare in tasca.
Il primo è Place Jean Juarès, uno grande piazzale circondato da belle case con al centro un mercato contadino e un parco giochi. I bambini giocano a calcio. Non ho visto nessun Zidane, nato poco distante da lì, ma tanto tanto divertimento; persino gli adulti che ricevano le pallonate erano sorridenti con i loro cecchini.
Lì vicino c’è il parco di Cours Julien. Uno spazio più piccolo attraversato da un percorso artificiale di acqua. Ancora tanti bar, tanta luce, tanti colori. Mi sono messo a leggere un po’ del Conte di Montecristo ed ho scattato un po’ di foto con la macchina fotografica.
Ah, giusto. Il “mezzo” posto. È lo stadio Velodromo. Il Marsiglia giocava in casa e quindi siamo andati a vedere la partita. Anche qui in mezzo alle persone del posto con delle scenografie pazzesche prima dell’inizio della partita. Vero, serve forse un po’ di passione per il calcio, ma il colpo d’occhio di 67.000 tifosi ha fatto mancare il fiato.