Modena-Firenze

Modena – Firenze – Marzo 2009

Lui prende il treno a Modena. Come sempre arriva con almeno dieci minuti di anticipo. Rischiare di dover andare a Firenze in auto per un ritardo è una cosa che nemmeno considera. Anche perché sul treno deve studiare per la docenza che tra poco più di due ore terrà nel capoluogo della Toscana.

Mentre attende scopre una mostra fotografica nei sotterranei della stazione. Ne è stato fatto anche un catalogo. Sale all’edicola e vede che è in offerta. Lo compra senza tanti pensieri.

Lei è già sul treno. L’ha preso qualche stazione prima. Sta leggendo un libro di Camilleri quando lui sale e si siede al posto numerato quasi di fronte a lei.

Una signora lì vicino sta urlando al telefono, sono le 7.17 del mattino. Entrambi si chiedono cosa ci possa essere di così grave da far arrabbiare qualcuno così presto. Questioni di lavoro probabilmente. Forse eccessivo lo sfogo.

I loro occhi si incontrano. Lei sorride e un po’ imbarazzata per paura che non sia davvero lui, sussurra:

– ehm, io mi sa che sto venendo ad un suo corso…

Silenzio.

Lui la riconosce, l’ha già vista. Sull’immediato non ricorda dove. Poi il lampo: ah, si!

– ehm, mi sa proprio di si!

Silenzio.

Lui dice:

– vediamo se ricordo bene: corso sulle spese di personale a S.

– giusto!

– mannaggia, ed io che dovevo ripassare!!

– no, no. Non si preoccupi. Ripassi pure.

Lui le porge il libro fotografico che ha appena comprato:

– dammi pure del tu. Vuoi dargli un’occhiata?

– ah, su Modena. Grazie!

E così lei guarda le fotografie e lui ripassa un po’.

A Bologna si libera un posto e così i due si mettono di fronte.

Lei:

– … io avrei qualche domanda. So che è stupida, ma… te le faccio subito?

– massì vai.

– manno, dai.

– ma sì! Non preoccuparti.

E così in un battibaleno si arriva a Firenze.

I due percorrono i pochi metri che separano la stazione dalla sede del corso.

Entrano e si presentano agli altri partecipanti che sono già in sala.

Dopo la lezione lei si ferma per qualche giorno a Firenze. Lui riparte verso casa.

Nessun incontro questa volta.

Si chiudono gli occhi e via! verso un altro viaggio.

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