Maremma

Il colore della Toscana è senza dubbio il verde. Non si può però pensare alla Maremma senza il blu e il giallo ocra. Gli occhi sono ancora pieni dei brillanti riflessi dei sette giorni in provincia di Grosseto. E lo rimarranno per tanto tempo. Non si dimenticano facilmente quelle zone. Ce n’è per tutti e per tutti i gusti: campagna, mare, collina, montagna, storia, archeologia, geologia, fauna e flora. Non un attimo di pausa. Sei avvolto e vivi.

Etruschi

A Populonia gli etruschi hanno trovato un posto unico. Sulla collina verso il mare, hanno costruito l’acropoli nella parte alta e la necropoli in quella bassa. Un luogo senza tempo, reso suggestivo dai panorami più immensi: l’Isola d’Elba e la Corsica sono proprio lì sotto.

Nel piccolo borgo di Populonia, di epoca medievale, ecco un istante di perfezione, dove sembra che tutte le cose siano messe, ma casualmente, al posto giusto.

Non so perché, ma queste immagini, mi affascinano sempre tanto.

Gli etruschi sono un po’ ovunque da queste parti. Merita senza dubbio una visita, ma brevissima, anche la Tagliata nella zona di Ansedonia, vicino al Monte Argentario. Per noi è stata l’occasione, più che ammirare l’opera idraulica, di giocare con le barchette nel canale e di mettere i piedi nell’acqua del mare.

Spiagge

Il bello della Maremma è che ci sono anche tante spiagge. Un bel diversivo quando i figli non ne possono più di andare per borghi o musei. Il mare fuori stagione ha sempre un suo fascino. La migliore in assoluto è Cala Violina. Sembra di essere in Sardegna. Per raggiungerla un bellissimo sentiero di mezzora nel bosco. Nella solitudine. Si gioca in spiaggia. Oltre ai classici castelli di sabbia eravamo attrezzati con palloni e bocce. Prima del tuffo finale. Dei bambini. A me l’acqua sembrava un po’ fredda.

E quando non ci sono le spiagge ci sono i torrenti. Il valore aggiunto sono i sassi. Un’ora vola in un secondo.

I borghi

Passeggiare nei borghi della Toscana fuori dalle date turistiche è vivere il silenzio. Non quello in cui non si sente niente, ma quello dei rumori del quotidiano. Una gioia per le orecchie e per lo spirito. Gerfalco è fuori dal mondo.

Niente di turistico e quindi ancor più vivo, reale, concreto. Riesco a cogliere un dialogo tra due persone sul sagrato verticale della chiesa. Si parla del tempo, della gente che va e viene, della Pasqua alle porte.

Pitigliano, Sovana e Sorano. Sono i borghi del tufo.

Scendendo la strada sulla destra appare una visione unica. Si parcheggia all’istante per uno scatto di raro colpo d’occhio. Il respiro subisce un contraccolpo davanti alle case arroccate là di fronte. Passeggiare per le viuzze è delizioso. Come anche la cotoletta mangiata da Lorenzo: la più buona della mia vita, dice lui. Noi ci godiamo l’ospitalità dei proprietari napoletani, che dall’alto della collina ci hanno offerto un ottimo pranzo con vista su Pitigliano.

Sovana è invece un borgo più raccolto. Peccato per qualche macchina di troppo nel piccolo centro. Ha una cattedrale d’impatto, fatta di mattoni di tufo alternati a marmo.

Scarlino è vicino al nostro appartamento. In un punto alto della collina domina la pianura e il mare fino a Follonica. Il ricordo è collegato all’unica goccia d’acqua di tutta la vacanza e ad una fiorentina megagalattica.

Castiglione della Pescaia. Il borgo all’interno delle mura dà direttamente sul mare. Ci si aspettava un po’ di più forse, ma ha comunque un bel centro pedonale; penso possa dare il massimo alla sera con i tanti ristoranti che danno direttamente sulle vie.

… Fine prima parte…

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Un pensiero su “Maremma

  1. Mario dice:

    Abbiamo fatto, per un pezzo almeno, lo stesso giro: splendida nella sua autentica semplicità Pitigliano.
    Prima di visitare il borgo medievale di Populania siamo entrati nell’acropoli. Lì abbiamo sorpreso una femmina di cinghiale con cuccioli al seguito … ovviamente abbiamo battuto in ritirata!

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