Gli Otto Etti sono riusciti a farmi ballare. A me, che non ballo mai. Due volte in poco più di due mesi. E già per questo rimarranno impressi nel mio essere. Poi, sono anche bravi, sanno coinvolgere, ci mettono passione.
Chi sono? Sono un gruppo musicale di Mantova (e dintorni) che ho incontrato nei due matrimoni di quest’anno: Silvio e Francesca, 26 maggio; Alberto e Valeria, 21 luglio.
Non sto qui a raccontare quello che suonano e cantano. Per saperlo: www.ottoetti.org. Diciamo che mi hanno fatto impazzire tutte le canzoni della mia “giovinezza”. E se sono riusciti a far ballare me, credetemi: sono davvero bravi.
Alcuni episodi.
Mi sto muovendo sulle note di “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli. Passa di lì Silvio e mi guarda stranito. Tu balli?, mi chiede. Si, mi sono tenuto fino al tuo matrimonio. Sorride e se ne va. Ovviamente, sia perchè è ubriaco, sia perchè è il suo matrimonio, si dimentica immediatamente di questo episodio.
Sto cantando a squarciagola “Su di noi” di Pupo (oh, yeah!). Passa di lì il Paio e mi guarda stranito. Borbotta: conosci a memoria Su di noi? E squote la testa. Io: si ci avevo fatto una cassetta (Tdk: vi ricordate le cassette Tdk?!) con su solo quella canzone. Lui: mavva! Io: taci tu che ne avevi una con su solo “Hotel California”. (Ovviamente, con il senno di poi, mi sa che fosse messo meglio lui di me…).
Ora c’è “Touch Me” di Samanta Fox. Beh. Lì avevo 16 anni e non posso aggiungere altro. E si canta a squarciagola.
Sta iniziando “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo. Andrea mi cerca con lo sguardo. Si avvicina. Dice: 1982! Io dico: anche prima questa qua Andrea (infatti è del 1979). E’ un gioco tra me e lui. Quando parte una canzone spariamo la data di diffusione. Quasi sempre è 1982. E ci va bene così.
Tornato a casa, mi sono fatto un cd con tutte le canzoni originali che sono state cantate durante le feste. Grazie Otto Etti!
Sulla data di “ricominciamo” dovevi scommetere la cena con Rodeo, ostis!