Dove vai?

Anche per scaricare la tensione di questi giorni, questa mattina sono andato a fare due passi. Siccome tra un po’ affronterò un trekking tosto, mi sono messo in spalle uno zaino con un po’ di litri d’acqua dentro per vedere se il piede rotto la scorsa estate avrebbe tenuto.

Uscito così da casa sono iniziati gli interrogatori dei vicini: “ma dove vai?”. Io: “parto”. Poco più avanti incontro altre persone e sempre la stessa domanda: “dove vai?”. Io, sorridendo, rispondo: “parto”. Anche perchè, davvero, non andavo da nessuna parte. Mica potevo rispondere: “ad ubriacarmi d’acqua in campagna”.

Durante la passeggiata però ho continuato a pensare a questa cosa. L’idea di dover partire sempre “verso” qualcosa, verso una meta, verso un obiettivo. Non si può partire e basta a volte?

 

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2 pensieri su “Dove vai?

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