Dopo cinque giorni con la schiena bloccata e un dolore fortissimo alla sciatica, mi sono svegliato ottimista. Dopo le ore cupe e piene di dolore passate a chiedermi che cosa avrà mai messo mia cognata nel pranzo di Natale (mi ero alzato da tavola vedendo le stelle senza aver subito traumi), ho deciso di dare una svolta ai miei pensieri.
E ho fatto un elenco di cose per giungere a dirmi quanto sono fortunato a stare così male proprio in questo 2020.
1. Ho imparato che non bisogna mai dire, tipo a Natale: “Meno male che quest’anno è finito…”. Meglio tacere e aspettare zitto zitto il 31 dicembre, che manca ancora una settimana.
2. Mi sono fatto male (mi hanno avvelenato) nei giorni del lockdown, che se anche fossi stato in massima forma non sarei andato da nessuna parte.
3. Tanto, c’è brutto tempo.
4. Tanto, mica potevo andare a sciare.
5. Mi sono laureato. Siccome l’unica cosa che riesco a fare è stare sul cellulare, ho preso un’altra laurea. In medicina stavolta e online. Adesso so tutto di dolori lombari, sciatalgia e cruralgia (che poi è quello che ho).
6. Tanto, piove.
7. Quando uno arriva a cinquant’anni deve avere più fiducia nelle persone. Soprattutto quando gli dicono: sei vecchio.
8. Ho imparato a ballare. Cioè, siccome l’unica posizione in cui riesco a fare tre passi senza avere dolore è quella del twist, già mi reputo il nuovo Chubby Checker.
9. Ho scoperto chi è Chubby Checker.
10. Ho scoperto una cosa che proprio non sapevo: ho tantissimi amici che si sono anche loro laureati in medicina su internet. Ho una sporta di consigli su cosa fare, cosa mangiare, che esercizi fare che mi sento molto amato e coccolato.
11. Tanto, piove.
12. Ho finalmente scoperto che ognuno di noi ha il farmaco preferito. Fino a due decenni fa mi facevo di Novalgina. Poi è sparita dal mercato (ma ne conservo ancora alcune tracce nel corpo) e quindi dopo averli ancora una volta provati tutti in questi giorni – Brufen, Tachipirina1000, Toradol, Aspirina, … – ho scoperto che l’unico che mi fa stare un po’ meglio è l’Oki, il quale, a differenza di quello che si dice e pensa, non mi sconvolge nemmeno lo stomaco.
13. Bloccato in casa ho scoperto che i miei figli non fanno niente tutto il giorno. E ne sono pure orgogliosi. C’è sempre da imparare.
14. Ho imparato che non devo mai darla per “scampata”. Cioè, almeno una volta l’anno mi concedo di stare male male per qualcosa. Di solito per colpa mia. Tipo a marzo, quando ho centrato uno con lo snowboard e mi si sono incrinate le costole (un po’ era anche colpa sua, però). Pensavo che per quest’anno bastasse. E così ora so che non devo mai abbassare la guardia.
15. Ho la scusa definitiva per comprarmi una bella sedia ergonomica per il PC, dove passerò ancora buona parte del prossimo anno.
16. Ho la scusa quotidiana per non fare il minimo lavoretto in casa.
17 (ci tenevo finire a 17, che come numero mi sembra adeguato). Tanto c’è brutto tempo, siamo in lockdown e … fuori piove.