Quei parcheggi a minuti…

Ogni volta che torno in Spagna c’è una cosa che mi rende particolarmente felice. I parcheggi a pagamento sono a minuti e non ad ore.

Certo la felicità sta in altro, direte voi. Vero. Ma è anche da questi piccoli accorgimenti che le giornate di chi è ansioso su ogni aspetto logistico di un viaggio possono prendere una nuova piega.

Che poi, di ansie ne ho veramente poco quando viaggio. Mi è rimasta, ad esempio, quella sui possibili graffi sulle macchine prese a noleggio nonostante più incidenti fatti all’estero e regolarmente risolti. Ho anche l’ansia di arrivare in ritardo come forma, forse esasperata, di rispetto. Più di tutto, però, non sono ancora riuscito a superare il pensiero fisso del parcheggio. Del trovarlo, sì. Ma anche, se non soprattutto, di arrivare entro l’ora prevista sullo scontrino.

Lo so, alcuni di voi diranno: ma cosa vuoi che sia! è solo un parcheggio! mica uccidi nessuno! semmai paghi un po’ di più… Verissimo. Ma tant’è. Prendetela così.

Comunque. In Spagna i parcheggi si pagano a minuti. Uno prende il biglietto e non c’è scritto: 2,50 Euro all’ora, bensì 0,041667 al minuto. Per me è una gran conquista dell’umanità.

A parte che mi sembra anche “giusto” pagare se sforo dall’ora solo in base a quanto consumo, questa cosa mi mette una serenità indicibile. Non devo guardare l’orologio, non devo mettermi a correre quando sono vicino alla dead line, non devo proprio più pensare a dove ho sistemato la macchina.

Al primo parcheggio, dalla felicità, non volevo più risalire in macchina, tanto che mio fratello mi si è avvicinato e mi ha detto: “Non è che adesso però dobbiamo star qui a far niente per un’altra mezzora, neh”.

Belle cose.

 

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