È tutta colpa di Goldrake

Sul numero 1 della rivista “Anime Cult” in edicola in questi giorni, ad un certo punto c’è un trafiletto di giornale del 9 aprile 1980 in cui si parla di alcuni genitori ed insegnanti che aprono le ostilità contro Goldrake, Mazinga e gli altri personaggi dei cartoni animati. “Se i bambini non leggono di chi è la colpa?”.

Non ero a conoscenza di questo dibattito perché a quel tempo io ero solamente un assiduo fruitore di tutto ciò che passava la televisione di animato e ammetto che non leggevo molto. Vorrei però tranquillizzare che nonostante le ore passate davanti alla TV e lontano dai libri non mi sembra di essere venuto su così male. Né io né tanti miei amici nati negli anni settanta, alcuni dei quali, appena finita la terza media erano già a lavorare chi in un cantiere, chi una fabbrica e chi in un ufficio.

Non penso che le ore passate a crogiolarci per vincere la guerra contro Vega, a vedere i più incredibili assemblamenti (con la “l”, sia chiaro!) o sognare di trasformarsi in Actarus ci abbia distrutto l’esistenza, insomma.

La cosa che mi fa sorridere è che ogni generazione di genitori e insegnanti ha avuto la sua battaglia contro qualcosa: la televisione, i fumetti, i video giochi, il cellulare, la dad, e via dicendo. E nonostante questo il mondo va avanti, come se fosse più importante trovare un colpevole (peraltro ipotetico) se qualcosa andrà storto invece che pensare a come coinvolgere ragazzi e studenti con qualcosa di positivo.

Dar contro è sempre più facile, mi pare. Ma è anche un’abitudine che tutti abbiamo perchè più semplice da gestire in quanto comporta meno impegno.

Ma vi prego, se un giorno non ci sarà più cibo per tutti, l’acqua sarà limitata e l’aria irrespirabile non diamo la colpa a Goldrake.

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